
La maggior parte di noi trascorre circa 40 ore a settimana nel luogo di lavoro, per un totale di quasi tre mesi annui. Questo fa emergere l’importanza che ha il luogo di lavoro, così come le relazioni all’interno di esso.
Sappiamo tutti quanto i rapporti interpersonali influenzino la nostra vita, a volte in modo fortemente positivo mentre altre in modo negativo. Questi impattano il nostro stato emotivo, soddisfazione, produttività e contribuiscono al nostro benessere personale.
Gli studi dimostrano che le relazioni interpersonali sono il parametro che più impatta sulla salute delle persone, sia a livello “mentale” che a livello “fisico”, contribuendo anche a farci vivere più a lungo.
Alla notizia che relazioni positive ci fanno stare meglio da un punto di vista mentale e psicologico non ci stupiamo; ma la cosa incredibile è che queste hanno una forte influenza anche sul nostro stato di benessere “fisico”.
In particolare queste influenzano a livello fisiologico il nostro corpo e conseguentemente la nostra salute.
Gli studi ci dimostrano che un’assenza di relazioni interpersonali profonde impatta negativamente la nostra salute più di quanto lo facciano fumo, alcol o una vita sedentaria, in quanto, pur essendo elementi importantissimi che contribuisco al nostro benessere rimangono comunque meno influenti rispetto alle relazioni che abbiamo nella nostra vita.
Per analizzare questo, sono stati monitorati due gruppi di persone: il primo gruppo caratterizzato da partecipanti che nella loro vita quotidiana potevano contare su una cerchia di persone, amici, famigliari e colleghi con le quali avevano un rapporto stretto e positivo; il secondo gruppo al contrario era costituito da persone che si consideravano sole, per la carenza o assenza di rapporti interpersonali.
I componenti di quest’ultimo gruppo, sottoposti a diverse analisi avevano valori ormonali nettamente peggiori. Infatti i loro livelli di cortisolo, “l’ormone dello stress”, erano in media molto più alti.
Al contrario i loro livelli di serotonina, “l’ormone della felicità” e “dell’autostima” una volta confrontati con il primo gruppo si scoprivano più bassi. Conseguentemente il loro stato di salute generale era peggiore, erano infatti soggetti più frequentemente a malattie cardiovascolari, ipertensione o obesità.
Capiamo quindi come una carenza relazionale ci porta ad essere più stressati, meno felici e a credere meno in noi stessi. Dall’altro lato l’abbondanza di rapporti interpersonali aiuta il nostro corpo a tenere sotto controllo i livelli di cortisolo ed a produrre in maggiore quantità gli ormoni che influiscono positivamente sul nostro stato di benessere generale, rendendoci così più rilassati, soddisfatti e con una visione più positiva del futuro.
Possiamo dunque comprendere quanto il luogo dove lavoriamo e coloro che ne fanno parte abbiano un ruolo importante nella nostra vita, costituendo infatti la cerchia di persone con le quali passiamo più tempo.
Quale è l’elemento fondamentale per costruire buone relazioni?
La capacità di percepire, comprendere e gestire le emozioni così da riconoscere le proprie emozioni e quelle delle persone con le quali interagiamo ci permette di essere più consapevoli ed adattare la nostra modalità di interazione di conseguenza.
Capiamo quindi come l’intelligenza emotiva sia uno dei fattori che più influenza le nostre relazioni perché permette di metterci nella situazione in cui l’altro si trova e di comprendere il suo stato emotivo.
Ad esempio, se la persona con cui interagiamo è triste, felice, spaventata o euforica dovremmo in primis comprenderlo ed in secondo luogo rapportarci in modo diverso, quantomeno parzialmente.
Questo ci permetterà di costruire relazioni di fiducia, rispetto ed armonia; fondamentali a livello professionale per migliorare il clima di gruppo, la collaborazione ed il benessere psico-fisico dell’organizzazione e dei suoi componenti. Sappiamo poi, quanto un ambiente positivo e collaborativo determini una maggiore produttività e crescita a livello aziendale.
“Le persone competenti sul piano emozionale – quelle che sanno controllare i propri sentimenti, leggere quelli degli altri e trattarli efficacemente – si trovano avvantaggiate in tutti i campi della vita, sia nelle relazioni intime che nel cogliere le regole implicite che portano al successo politico.”
DANIEL GOLEMAN
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