
Le città e le comunità sono centri di persone, e di conseguenza, di idee finalizzate allo sviluppo di aspetti sociali, centri economici, cultura, arte, divertimento, scienza e molto altro ancora. Far crescere e prosperare un centro abitativo può essere un’impresa complessa, ma tale obiettivo non deve inficiare sulla sostenibilità delle risorse e del territorio.
La possibilità di sviluppare città e comunità sostenibili è l’obiettivo n° 11 dell’agenda 2030 ONU, che mira a spronare le amministrazioni pubbliche nell’individuazione di politiche in grado di ridurre il traffico, garantire alloggi adeguati, servizi pubblici, trasporto pubblico e mantenimento decoroso delle infrastrutture. Certo, non è un percorso facile, anzi, tutt’altro; immaginare e pianificare città, e comunità, sostenibili probabilmente è economicamente impegnativo, ma eticamente propone una migliore qualità della vita per tutti.
Per capire cos’è una città sostenibile è fondamentale prima di tutto analizzare il concetto di sostenibilità, inteso come modello di sviluppo che permette di soddisfare le attuali necessità consentendo di fare lo stesso in futuro.
Per definire una città sostenibile è importante analizzarla nelle sue diverse componenti: ambientale, sociale, economica. Per sostenibilità ambientale si intende lo sfruttamento delle risorse naturali necessarie, garantendone però l’utilizzo anche in futuro. La riduzione dell’inquinamento, la gestione dell’acqua, lo smaltimento dei rifiuti, la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, insieme alla creazione di nuove aree verdi, rappresentano la base per quanto riguarda questa prospettiva della sostenibilità.
E allora perché non iniziare a muovere i primi passi verso un progetto di comunità, o città che, ad esempio, privilegi la mobilità del pedone e del ciclista, che elimini le barriere alle infrastrutture, che sia caratterizzata da un rapporto rispettoso con la natura, abbandonando la, ormai, superata idea di centro urbano? Un’accelerazione in questa direzione, inoltre, contribuirebbe a valorizzare il patrimonio ambientale, naturale, sociale ed economico locale.
Ma come perseguire tale ambizioso traguardo? ecco alcune idee
Queste prospettive di miglioramento, possono essere raggiunte in diversi modi, ad esempio, per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento, è importante l’introduzione di mezzi pubblici green, insieme ad incentivi per l’utilizzo di quest’ultimi e investimenti che facilitino l’acquisto di mezzi privati ad energia rinnovabile e la ristrutturazione delle abitazioni anch’esse green. Tutto questo permetterà così di rendere la città un posto migliore e più salutare. Per quanto riguarda la gestione dell’acqua e dei rifiuti è importante invece l’investimento in infrastrutture che riducano lo spreco di risorse idriche e che migliorino lo smaltimento di rifiuti. Infine per rendere la città più “green” è fondamentale la protezione delle aree verdi esistenti insieme alla creazione di nuove, queste infatti, permettono lo smaltimento di CO2 e quindi un miglioramento della salute delle persone.
Passando al secondo pilastro della sostenibilità, quello riguardante l’aspetto “sociale”, è necessario investire in infrastrutture per la sanità e l’istruzione, insieme però all’introduzione di aree sportive, strutture e attività per l’intrattenimento e ambienti sociali di ritrovo. Tutto questo dà infatti la possibilità alla città di essere più attraente anche agli occhi di persone non residenti, località di turismo e luogo in cui nuove persone desiderano trasferirsi e vivere.
Infine, il terzo ambito della sostenibilità, è quello economico, basato sul principio secondo il quale un sistema economico deve essere duraturo e quindi sostenibile nel tempo, permettendo di soddisfare le proprie necessità sia nel presente che nel futuro. Una città più sostenibile diventa quindi una città che investe nello sviluppo di attività e in azioni che vadano a portare benefici nel lungo termine. Questo è possibile attraverso incentivi e facilitazioni nello sviluppo di nuovi business e aziende che possono così svilupparsi e portare ricchezza.
Dunque perché una città dovrebbe essere più sostenibile? Il motivo principale è che una città sostenibile è una città più attraente e una città più attraente è a sua volta una città ricca di turismo e di opportunità, in cui nuove persone decidono di trasferirsi e in cui business e attività commerciali possano prosperare. La sostenibilità arricchisce la città a livello ambientale, sociale ed economico.
Se un tale progetto può sembrare, ad un primo impatto, lievemente utopistico, ricredersi è inevitabile! Con il supporto della norma UNI EN ISO 37101, che definisce i requisiti di un sistema di gestione per le comunità sostenibili, infatti diventa più semplice sviluppare un programma che rispetti i canoni di sostenibilità e lungimiranza di cui la nostra epoca necessita.
La sua struttura porta al raggiungimento globale degli obiettivi prefissati; ossia gli scopi definiti in ambito economico, sociale e ambientale vengono realizzati grazie a misure e strategie unitarie.
La norma offre indicazioni e strumenti utili a supportare le comunità nel raggiungimento dei risultati attesi, quali ad esempio:
La gestione consapevole della sostenibilità da parte dell’intera collettività;
La promozione di una coscienza comune indirizzata allo sviluppo sostenibile;
Il miglioramento dell’impegno comunitario nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile;
Avere a disposizione valutazioni periodiche relative alle prestazioni attuate;
Il monitoraggio e l’adempimento degli adempimenti normativi;
Migliorare l’ambiente locale sviluppando contesti economico-sociali più favorevoli ai cittadini;
Costruire una comunità resiliente ai cambiamenti;
Confronto costruttivo all’interno delle comunità locali.
La normativa rappresenta una linea guida di riferimento applicabile ad enti pubblici territoriali, quali comuni e comunità, ma anche ad associazioni e gruppi di persone con un obiettivo comune, in termini di sostenibilità, quali ad esempio associazioni di commercianti, albergatori, ecc.; la norma è finalizzata ad agevolare la definizione di piani, progetti e servizi destinati a sviluppare la cultura della sostenibilità. Il suo punto di forza è la versatilità e al contempo la capacità di aggregare interessi diversi indirizzandoli verso un’unica destinazione comune: il bene della collettività ed il suo sviluppo a favore di tutti e a discapito di nessuno.
“Ciò che non giova all’alveare, non giova neppure all’ape.” Marco Aurelio
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